Risanamento conservativo delle superfici di Palazzo Tafuri a Salerno

Lo stato di conservazione in cui versavano le facciate al momento in cui si è deciso di intervenire su di esse risultava nel complesso compatibile con la vetustà dell’edificio e con la carenza di opere di manutenzione nel corso degli anni. I fenomeni di più intenso degrado materico erano localizzati nel fronte meridionale, quello caratterizzato da una composizione spiccatamente simmetrica e da una partizione orizzontale ascrivibile al gusto eclettico di inizio Novecento. In particolare, le zone colpite da maggiori evidenze di degrado appaiono essere quelle che definiscono il corredo decorativo della facciata (fasce marcapiano, cornici ed elementi delle balaustre), le strutture aggettanti che costituiscono le solette dei balconi ed il cornicione sommitale e, più diffusamente, quelle porzioni della superficie intonacata in fase di evidente distacco.

Il progetto di risanamento conservativo delle superfici ha previsto, dapprima, la messa a punto di tutti gli interventi specifici sul sistema di raccolta, canalizzazione e smaltimento delle acque meteoriche; un'accurata analisi delle caratteristiche degli intonaci e degli altri materiali lapidei, e successivamente le azioni specifiche e i trattamenti studiati per risolvere le singole problematiche di alterazione e degrado. Le scelte di progetto e le procedure di intervento sono state indirizzate a confermare, per quanto possibile i criteri che, a nostro parere, costituiscono validi strumenti di metodo nelle attività di “conservazione”: il “minimo intervento”, ossia la previsione di interventi strettamente necessari finalizzati a ridurre l’incidenza delle azioni di degrado; la compatibilità tecnologica tra materiali esistenti e materiali di nuovo apporto.

In definitiva, l'intervento di restauro è stato articolato come segue:

-       Nella parte basamentale rimozione totale dell’intonaco grezzo, successivo trattamento delle superfici nude mediante consolidanti ed esecuzione di un trattamento antisale, di un successivo strato di rinzaffo e di uno di intonaco con inerti di miscela di sabbie carbonatiche e calce idraulica naturale pozzolanica.

-       Nelle parti superiori al basamento consolidamento dell’intonaco non rimosso mediante la tecnica delle micro-iniezioni con malta ad elevata resistenza meccanica ed eccellente fluidità. Nelle parti rimosse, perché totalmente distaccate, si è previsto di intervenire con intonaci a base di calce idraulica naturale e miscele di inerti di sabbie carbonatiche in modo da garantire massima traspirabilità ed un’ottima adesione al supporto. Sulle porzioni di intonaco non rimosse si è operato, invece, con l’asportazione, con raschiatura totale, delle vecchie tinteggiature e con un intervento di pulitura, anche con idro-pulitura a pressione controllata ed acqua deionizzata, al fine di garantire l’eliminazione di tutto il materiale incoerente e la corretta preparazione delle superfici per i successivi interventi di finitura. Su tutte le superfici di vecchio e nuovo intonaco si è proceduto, quindi, con un intervento di stabilitura.

-       Nelle fasce marcapiano, negli ornati, nelle mensole e nelle solette dei balconi si è prevista la rimozione della malta nelle parti ammalorate, la verifica dei ferri di armatura, la loro pulizia ed idonei trattamenti antivegetativi sulle superfici con presenza di licheni e muffe con prodotto disinfettante, il consolidamento delle porzioni ammalorate con iniezioni e/o ricucitura e la reintegrazione delle parti mancanti con malta specifica per consolidamento composta di calce pozzolanica ed aggregati silicei naturali priva di cemento.

-       Per la finitura complessiva si è prevista l’applicazione di un tonachino ai silicati colorato nella massa con granulometrie fini, inalterabile ai raggi ultravioletti dello spessore minimo di 3 mm.

-       Per la tinteggiatura sulle fasce marcapiano, nelle mensole e nelle solette dei balconi e in generale sugli ornati del fabbricato, si è previsto l’utilizzo di pittura minerale a base di speciale resina silossanica.

-       Sono stati, inoltre, sostituiti tutti i canali di gronda in rame o in ferro zincato, ricostruite le balaustre dei balconi centrali con forma identica all’originale, e ricostruiti i davanzali in marmo bianco di carrara compresi di gocciolatoio.

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