Progetto di recupero della Medina della città di Sefrou (Marocco)
Nella Medina i segni secolari che permangono all’interno delle sue mura raccontano di una città situata al centro di una fitta rete di scambi commerciali sviluppatasi all’interno di un contesto rurale, la cui popolazione ha mantenuto i caratteri di una civiltà multietnica segnata dalla convivenza di stili di vita arabi, Ebrei provenienti dall’Andalusia e popolazioni Berbere autoctone provenienti dal comprensorio delle Atlas. Ritrovare i segni delle diverse civiltà, attraverso la codificazione dei differenti elementi architettonici - segni che permangono come vocaboli di un’unica lingua - vuol dire ritrovare le chiavi di lettura delle frasi di questa antica lingua comune alle diverse identità culturali che nel corso dei secoli hanno abitato la città storica. In un contesto storico in cui la parola “integrazione” è motivo di perplessità, il recupero urbanistico della Medina nella sua complessità attraverso la comprensione e l’interpretazione dei segni architettonici, significativi dell’ingegno dell’uomo incisi nei vari comparti urbani, può fornirci il metodo e gli strumenti per analizzare e leggere il presente e progettare il futuro.
In sintesi, l’indagine punta alla conoscenza della città storica (Medina) quale documento pertinente alle correlate attività umane, a partire delle prime frequentazioni di origine romana fino ai giorni nostri. Di conseguenza il Piano di Recupero è fondato sull’interpretazione dei dati intesi quale sistema di segni e sottosegni che caratterizzano l’articolazione linguistica della conformazione spaziale urbana e pertanto esso stesso si pone come atto ermeneutico. La ricerca, inoltre, va ampliata ad un contesto culturale e territoriale più ampio e investe il rapporto tra in nucleo antico, il centro storico (la Medina) nella sua totalità ed il contesto territoriale d’appartenenza, configurandosi come momento di sintesi tra indagine ed interpretazione, ed è orientata a determinare un equilibrio nel rapporto dialettico tra recupero e innovazione.
La storia come conoscenza progettuale e il restauro dei monumenti, il recupero delle residenze e delle attività commerciali sono i punti fondamentali del nostro contributo: la raccolta di tutte le tracce lasciate nei vari comparti residenziali, pubblici e religiosi, di cui la conoscenza è essa stessa progetto di recupero. La ricerca si avvale del disegno come momento di sintesi tra il processo conoscitivo, la fase meta progettuale di recupero e la lettura storico-architettonica con codificazione tipologica. Allo studio anche l’uso e la funzione che i manufatti hanno assunto nel passato e la possibilità del loro riuso. Ai vari manufatti di pregio (storico-architettonici) e agli elementi ambientali caratterizzanti (fiume, porte, attività commerciali, ect.) va assegnata la funzione di caratterizzare l’intero paesaggio urbano, assumendo il valore di poli d’attrazione. In tal modo, pur mantenendo continuità con la storia e le proprie funzioni originarie, tali manufatti saranno a disposizione per lo studio di nuove funzioni legate ad usi civici e culturali (sedi amministrative pubbliche, centri civici, biblioteche, ludoteche) e ad usi occasionali quali abitazioni e stazioni di soggiorno, info-point associati a progetti di itinerari di visita da proporre sul mercato del turismo culturale.
Lo studio sulle tipologie abitative ed artigiano-commerciali non è stato basato su una semplice ed esaustiva schedatura dei dati architettonici dei vari comparti edilizi, ma ha compreso la scelta dei dati censiti per caratteri, intesi nella loro diversità e peculiarità, definiti per generi e tipi. Esso ha preso in considerazione:
Le componenti architettoniche, le parti costruttive e le disposizioni planimetriche;
I processi costruttivi, i materiali e le tecniche impiegate;
L’ambiente circostante il manufatto.
Le fotografie e i rilievi dei plessi architettonici, unitamente alle informazioni complementari, hanno contribuito ad ottenere un campione rappresentativo dei vari comparti e dei diversi habitat. Anche le parti costitutive dei campioni esaminati sono stati oggetto di studio: le analisi degli insiemi degli elementi usati nella costruzione, gli elementi costitutivi delle porte, delle finestre, dei cornicioni, gli aggetti ed i registri architettonici (in facciata), le coperture, le pavimentazioni, elementi questi posti in relazione con i materiali e con le forme presenti nel comprensorio territoriale. L’insieme di tutti questi dati ha costituito e determinato la classificazione delle tipologie e dei generi individuati per le singole e varie unità minime d’intervento (UMI).