Arte Ambientale - Lungomare Marconi a Salerno

Il Paesaggio e l’Immaginario

Coinvolgere il pubblico nel processo incessante di trasformazione che investe il territorio urbano, attraverso l’opera, è diventato un fronte condiviso da molti operatori ed artisti contemporanei. Su tale linea di progettualità ambientale si innesta l’intervento Il Paesaggio e l’Immaginario proposto dal collettivo di artisti e architetti, con l’intento di avviare un confronto dialettico sul tema della riqualificazione urbana che riguarda la città di Salerno. La scelta dei luoghi oggetto di studio e quindi di progetto non è casuale ma si è optato di intervenire su un brano di città che riguarda la città consolidata e storica e che negli ultimi anni è interessata da un’intensa attività di trasformazione. In particolare la proposta progettuale si concentra sul Lungomare, un luogo identitario del tessuto urbano che attraverso i suoi aspetti paesaggistici e la pluralità di segni documenta l’identità storico-culturale del processo di trasformazione che ha attraversato la città a partire dalla fine del XIX sec.. Ponendo al centro delle riflessioni il tema dell’analisi e dell’interpretazione dei luoghi di progetto, ogni opera de Il paesaggio e l’immaginario è il risultato di un processo di rielaborazione dei dati urbani, storici ed ambientali, per cui ogni singolo progetto di riqualificazione si traduce in atto ermeneutico che investe il rapporto tra la singola l’opera ed il luogo, e tra tutte e cinque le opere, intese come un unicum, ed il contesto più ampio d’appartenenza. Dunque i progetti, partendo dalle caratteristiche storiche e socio-culturali che contraddistinguono i singoli tòpoi, tendono a sottolineare il legame che unisce l’opera al luogo, evitando atteggiamenti autoreferenziali, ma al tempo stesso ricercando il dialogo con la memoria dei luoghi nell’intento di stimolare un processo teso a sviluppare nuove prospettive sociali e culturali. Dunque non si tratta di inserire istallazioni o sculture nei luoghi, ma di costruire luoghi proprio attraverso le opere, di attivare un’esperienza di un confronto dialettico ampio sulla città e sulle sue possibilità di crescita collettiva e di sviluppo futuro attraverso le opere.

In conclusione, il corpo progettuale messo in opera da Il paesaggio e l’immaginario, possiede inevitabili implicazioni con il processo di modificazione della realtà urbana, difatti “l’agire artistico” è gioco forza solidale con “l’agire storico”: da tale “solidarietà” deriva, da un lato, il riconoscimento del rapporto simbiotico esistito in passato tra i singoli luoghi ed il contesto urbano, dall’altro, teleologicamente, un’azione consapevolmente tesa ad implementare tale rapporto anche nel futuro. È da tale prospettiva storica che nasce e si ramifica la spinta propulsiva verso il futuro, in una dimensione europea e mediterranea che si ponga come riferimento per il mezzogiorno ed in particolare per la città di Salerno, attraverso l’idea di edificare spazi liberi ed aperti, intesi anche come luoghi d’antagonismo contro l’esclusione e la tentazione di costruire barriere.

L’opera d’arte, ideata dal maestro Nello Ferrigno, è stata progettata attraverso un processo di scomposizione e riduzione operato sulle figure elementari del tronco e dei rami della forma di un albero. La struttura portante del tronco è costituita da un sistema a traliccio costruito con profilati metallici tipo UPN, rivestito da una lamiera in acciaio cor-ten di 8 mm di spessore, la cui forma tronco-conica raggiunge un’altezza massima di 7 metri. Tale struttura metallica è assicurata alla piastra in c.a. di fondazione tramite barre filettate e tirafondi in acciaio.

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Teiere Coniche in terra bianca smaltata

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Porta basculante in laminato nero e noce nazionale